Vox POPULI

———- La boccata d’aria fresca e di spensieratezza portata dal Festival di Sanremo e’ finita brutalmente ieri sera, con il ritorno alla normalita’ del palinsesto televisivo. La nuova puntata del GFVIP6 ha portato alla cruda realtà; mentre all’Ariston la leggerezza non e’ stata sinonimo di superficialita’; nella casa più spiata d’Italia superficialita’ e vacuita’ sono sempre piu’ il pane quotidiano.

Il gioco delle tre carte creato da Alex Belli, grande protagonista del triangolo-teatrino, indeciso tra la magnetica Soleil e la donna della sua vita Delia, ha preso il sopravvento. Adesso la mano e’ passata agli autori, che hanno deciso di utilizzare le stesse tre carte per allungare il brodo fino alla finale di un’edizione su tanti i fronti deludente.

La decisione di far rientrare Alex, l’Osho della chimica artistica; non fa altro che evidenziare gli errori colossali nella selezione del casting. I concorrenti si sono rivelati figure vipponiche che, una volta sciolte le briglie, mettendo in letargo il politically correct, hanno mostrato la parte più volgare, doppiogiochista, subdola e ipocrita. Tanti sgambetti, voltafaccia ed offese, e poca arte, divertimento ed intrattenimento. Alcuni adagiati sugli allori della carriera, altri con i compitini pronti da casa, altri incespugliati nelle coppie e, altri ancora, avidi di fama.

La mancanza di dinamiche e di idee autoriali, ha portato alla scelta di voler assuefare il pubblico con la farsa delle farse, dove lui tradisce lei strusciandosi con l’altra; lei figlia dell’amore libero diventa amica dell’altra, l’altra fa la vittima, lui gongola nel diffondere l’idea di poliamore. 

I litigi plateali, senza senso e acchiappa clip, tra Sophie e Ale, contribuiscono a peggiorare la, gia’, disastrosa situazione. Lui ad ogni virgola si scaglia come un uragano, con parole imperdonabili e irripetibili, contro la sua bella. Con discorsi da scuola media ed approccio arrogante, si atteggia, con scarsi risultati, a superuomo. 

Davanti al falò di ipocrisia e incoerenze, le uniche lucide sembrano Nathaly, Adry Wolf, a tratti Miriana, e l’ormai meme vivente Aldo Montano che, con la sua reazione spontanea e verace, si riconferma voce del popolo.