Sanremo 2021…
“Il calo di ascolti? Il Paese è in guerra, la gente è disperata, non ha voglia di festa” cosi ha commentato Amadeus il calo degli ascolti di questa edizione del Festival della canzone italiana. 
I dati sono clamorosi. Sanremo subisce la concorrenza di svariati fattori che in qs epoca storica  a dir poco “particolare” incidono sullo share in ribasso. Rispetto all anno scorso la seconda serata ha scontato un calo di oltre 10 punti rispetto alla seconda serata del 2020, con percentuale dei 42% rispetto al 52%.
Di certo ne fanno causa la situazione anomala che stiamo vivendo e il fatto che ormai Sanremo e diventato più un “evento televisivo” che sta cercando come tutti di mantenere la propria identità. Ogni giorno un autore è costretto ad inventarsi qualcosa, un idea strepitosa per catturare l ‘attenzione del pubblico e tenere svegli milioni di italiani per cinque sere consecutive. Dai palloncini con faccia triste, col sorriso, gli occhiali a quello a forma di “pene” con lo smoking ai fiori tutti vaccinati (aboliti anche i cartellini portafiori), immaginate la gioia dei cantanti durante la loro esibizione!!! I palloncini in platea sono stata l’ idea più frizzante e divertente finora ,insieme alla spassosa performance con Laura Pausini sulle note di Corona dove Fiorello era la base e Amadeus si improvvisava in un ballo disco che non poteva non farti muovere almeno un arto!!! Per non dimenticare il momento sentimentale di puro romanticismo e passione di Francesca Barra e Claudio Santamaria.
Insomma tra il calcio, la concorrenza di altri canali, la mancanza del calore del pubblico e il momento poco piacevole, anche la terza serata ha avuto un ribasso dello share, che si ferma al 42’4% rispetto a quello dell anno passato e anche se cresce rispetto alla seconda serata questo non basta. 
Ci chiediamo quindi, è un calo fisiologico?? E’ lo scotto che anche un colosso come il Festival sta pagando insieme a tutti gli italiani in questo periodo di pandemia distruttiva?? O forse il pubblico sovrano è diventato più critico nel giudicare ciò che guarda, costretto a stare in casa sente forse la mancanza di canzoni valenti il Festival con contenuti più profondi e senza esibizioni che talvolta sfiorano l’eccesso e il “blasfemo”??

“Ai posteri l ardua sentenza…” 

Katia Galletti