ULTIMA DIFESA 

Domani 3 maggio 2020 andrà in onda l’ultimo atto sulla morte di Marco Vannini, uno dei casi di cronaca più discusso degli ultimi anni. La Corte di Cassazione si pronuncerà’ sul ricorso di Antonio Ciontoli contro la condanna a 14 anni per omicidio volontario con dolo eventuale; e la moglie Maria e i figli Martina e Federico contro i 9 mesi e 4 mesi per concorso anomale in omicidio volontario. 

Fin da subito la famiglia Ciontoli si è sempre mostrata compatta, un fronte unito, ma adesso che siamo alle ultime battute qualcosa è cambiato, frantumato.  

Federico, il padre e la sorella hanno rilasciato delle dichiarazioni. Federico è il più rumoroso, il suo è un tentativo di minare quell’immagine che i media hanno creato di lui. Si scaglia, in particolare, contro la strumentalizzazione mediatica delle indagini ed i processi nei salotti televisivi.

Da quella notte funesta, la sua vita non è stata più la stessa, vive in un limbo dove la normalità è inesistente, schiacciato dalla gogna mediatica, dagli insistenti pedinamenti dei giornalisti, dall’odio della società, e dall’insinuazione insostenibile di essere autore dello sparo.

È consapevole di pagare il prezzo di non avere capito in tempo la gravità della situazione, di essersi fidato del padre e avere tenuto, almeno all’inizio, un’unica linea difensiva con un padre che non ha saputo proteggerlo e che ha mentito per paura delle conseguenze e per vergogna, trascinando l’intera famiglia in un baratro orribile.  

La manipolazione della narrazione dei media è il risultato dei dubbi lasciati dalle bugie raccontate in prima battuta soprattutto da papà Ciontoli, delle perplessità nate da alcune affermazioni durante le intercettazioni, del silenzio assordante e del comportamento discutibile di tutti. Sono stati così travolti dal disprezzo dell’opinione pubblica, le cui esternazioni sono andate oltre la decenza e la giusta lotta per la verità. 

Qualsiasi sia il verdetto domani, per mamma Marina e Papà Valerio rimane quell’amara sensazione di non sapere esattamente cosa sia successo a Marco quella notte maledetta, una verità che vale più di qualunque sentenza.