La tecnologia applicata all’eleganza

Software ideati “su misura” stanno rivoluzionando il guardaroba maschile, ovvero l’abito sartoriale, un capo che oggi si può e si deve scegliere via web

Un vezzo da gentleman vecchio stampo, amante di un’eleganza senza tempo, quello dell’appuntamento in sartoria per la realizzazione di un abito su misura. Un’esperienza unica, dal fascino antico ma sempre molto fashion. Un’occasione oggi che, complici le nuove esigenze ai tempi del covid cambia modalità senza perdere il suo allure. Nel mondo della rete, in cui tutto va sempre più veloce, il concetto di sartoria si è incredibilmente evoluto.  Tutto nasce dallo studio delle misure anatomiche del cliente e dalla modellistica degli abiti che vengono proposti. Il sarto “classico” procede adattando il modello del suo abito alle misure del cliente, andando ad effettuare le correzioni necessarie per donare una vestibilità perfetta. Allo stesso modo il sarto “2.0” opera su una serie di parametri, alterando il capo in funzione delle misure, acquisite attraverso un body scanner in 3, che prende le misure in una manciata di secondi, e attraverso il software realizza successivamente l’intero abito. Un’operazione che lascia intatto lo charme della sartoria grazie alla variegata selezione dei tessuti con i quali è possibile realizzare giacche e completi, da scegliere. Più complessa l’operazione di un noto brand  “made in Italy”, che punta alla nascita di un guardaroba, prima virtuale e poi reale, tutto realizzato con le più moderne tecnologie. Alle misurazioni realizzate in digitale, attraverso uno specchio munito di uno speciale software, segue la fase di scelta del capo, ovvero dal monopetto al doppiopetto, da personalizzare nei tessuti, nei colori e negli accessori, fino ai minimi dettagli, con una varietà infinita di combinazioni. Un progetto ambizioso che presto permetterà ai clienti, attraverso una card identificativa, di accedere ai propri dati in qualunque monomarca del brand nel mondo. La parte più ambiziosa del progetto sarà quella di garantire la possibilità di provare virtualmente i capi selezionati, solo guardandosi allo specchio, e confrontarli con quelli già precedentemente acquistati. Proprio come nel guardaroba di casa, rendendo la propria cabina armadio completamente interattiva.

(Mauro Fanfoni)