PIZZA di LUSSO e LAVORO STAGIONALE !!!

  ———- Ospite a Zona Bianca, Flavio Briatore in collegamento da Montecarlo torna a parlare dello “scottante” argomento della PIZZA!Focus della puntata, la costosissima pizza di lusso da 65 euro ha suscitato scalpore e polemica specialmente nei napoletani, detentori del piatto italiano che in risposta all’imprenditore hanno regalato la pizza ai passanti per le strade della città. Leggermente sopra le righe, Briatore colpisce a tono “Non esiste un brand di pizza internazionale”. La pizza si può rendere imprenditoriale, l’Italia e gli italiani hanno in mano un grande valore, una grande possibilità  che forse chi per loro nn è in grado o non vuole sfruttare…La pizza è Italia in tutto il mondo, ma l’’Italia stessa non guadagna con la pizza!Di tutt’altro pensiero i più tradizionalisti che vedono la pizza come un “bene del popolo”.La pizza di Briatore si può gustare in varie città del mondo, le principali: Londra, Riad, Dubai e ora anche in Italia, ristoranti dedicati che creano cosi posti di lavoro retribuiti in maniera soddisfacente.Briatore vs i napoletani sull’argomento più a cura del caldo popolo del sud.“A Napoli la pizza costa 4 euro? Si vede che San Gennaro li aiuta a pagare i fitti. Io San Gennaro non ce l’ho e devo fare per conto mio”.Due mondi diametralmente opposti, uno imprenditoriale e l’altro più semplice di vedere un prodotto.L’unione di entrambe le teste sarebbe il perfetto trampolino per un “Made in Italy” di grande spessore.Non solo la pizza, ma anche le golosissime ciliegie sono al centro del dibattito.Causa troppi passaggi arrivano al consumatore finale con un prezzo da capogiro.Frutta e verdura sembrano aver preso il posto dei preziosi gioielli…Le spese sono aumentate, la guerra che sta intercorrendo tra la Russia e l’ Ucraina ha dato il colpo finale, il prodotto manca o è molto costoso proprio perché tutto quello che ci gira intorno è aumentato. Il punto focale è proprio questo: il lavoro e la polemica si infiamma.Diritti dei lavoratori e orari troppi pressanti anche per i lavori stagionali, e cosi stabilimenti balneari, alberghi e ristoranti si trovano senza dipendenti per la stagione avviata.Ma è davvero cosi o forse la verità sta ne mezzo???Sicuramente gli approfittatori ci sono, sfruttatori del momento e delle persone che trovandosi con l’acqua alla gola lavorano 12 ore al giorno con una retribuzione bassissima che rasenta il minimo sindacale.D’altro canto esiste anche tanta “comodità” nei giovani d’oggi che forse non hanno ben chiaro che esiste ancora la meritocrazia, che un imprenditore crea il suo impero con e attorno ai propri dipendenti, e che la gavetta è uno scotto da pagare…Il lavoro nobilita l’uomo, ogni tipo di lavoro e regala una formazione anche personale e una crescita sociale enormemente importante.Essere laureato e lavorare come cameriere non è assolutamente un punto a sfavore, anzi è grande sintomo di umiltà d’animo e di grande rispetto per il lavoro stesso.Non sempre è discriminatorio, provate dopo aver lavorato anche 10 ore in una giornata ad andare a casa e a guardarvi allo specchio.Vedrete senz’altro un volto magari più stanco, ma negli occhi noterete una luce speciale, quella dell’orgoglio personale di chi con le proprie forze e la propria persona si è guadagnato l’onore del lavoro (oltre a qualche euro in tasca in più che sinceramente tanto schifo non dovrebbero fare!!!). Le istituzioni però dovrebbero aiutare in modo più costruttivo il sistema del lavoro, dell’impresa e degli investimenti non certo remare contro con mare forza 4… e l’ Italia potrebbe essere una grande impresa mondiale.