NESSUNO si SALVA da SOLO o FORSE SÌ… 

———- E’ fin da piccoli che l’ambiente nel quale cresciamo, le informazioni che riceviamo sono i tasselli che costruiranno la nostra personalità è ciò che saremo nel nostro futuro crescendo e diventando adulti, formando i nostri sentimenti del domani e il modo di viverli, formando il modo di relazionarci con le persone che incontriamo e sviluppando l’attitudine a riconoscere il bene e il male per la nostra sopravvivenza.

Viene quindi a che si sofferma a pensare, interessante riflettere sul fatto che un giorno qualcuno incrocerà il nostro cammino portandoci quel pacco che non arriva da Amazon ma dove dentro aprendolo verra fuori ciò di cui ognuno di noi ha bisogno.

Un anacronistico principe  che non ha mantello azzurro e cavallo bianco, ma che ad un certo punto sconvolge il tuo essere, un uomo che ti consumerà l’animo e che tu con il sorriso correrai a mettere un tacco rosso ai piedi e comincerai a correre un percorso non più sola ma con una mano che come te ha bisogno di stringerne una ma non una qualsiasi la tua.

Nasciamo interi e veniamo spezzati in due dalla vita, tutta la vita la passiamo a cercare qualcuno che ci possa rimettere insieme e che ci compensi.
 L’amore che riceviamo da bambini ci può salvare da ciò che vuol dire essere amati da grandi.
L’importanza del legarsi con un altra persona è il legame, che come un filo invisibile unisce due esseri.
 A volte ci viene insegnato che l’amore di qualcuno che incontriamo ci possa salvare, non si sa poi da cosa, in sostanza forse ci viene insegnato che l’amore di qualcuno ci salverà da noi stessi… ma se fosse il contrario ??? 
Se fossimo noi da soli a salvarci???

Buchi allo stomaco grandi come voragini, lacune , mancanze e dolori che sembrano squarciarci le carni pezzo dopo pezzo facendoci a brandelli, la vulnerabilità, sono tutte cose che ci vengono date in dotazione, sta a noi saperle gestire e sopratutto indirizzare verso le persone appropriate.

Non pensate che chi ha le spalle  larghe sia all’altezza di poter supportare e portare i pesi delle delusioni o dei bastoni messi tra le ruote.
Quegli occhi poco funzionanti, quelle gambe non troppo longilinee e quell’altezza poco alta, non pensate che per forza qualcuno vi debba salvare da un dolore… spesso ci si salva da soli affrontandolo andando contro alle proprie emozioni, soffocandole, rendendole irrealiste e non fare si che questo modo verso di voi si trasformi in un buco nero profondo dove solo voi alla fine affonderete.

Ci si salva anche da soli con dolore insuperabile, con vuoti incolmabili con ferite che mai smetteranno di sanguinare ma che sarà importante dopo la disperazione, superarla,
Se guardandovi allo specchio vedete un solo volto, magari segnato cambiato spento senza sorriso, ricordate che quel sorriso è li sotto sepolto da tanto dispiacente da durezza da toni alti , ma non è morto, è solo schiacciato. 
Tiratelo fuori e fatelo solo per voi stessi. Non è egoismo, è vivere ciò che avete dato agli altri e che  la vita vi deve.

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Direttore Editoriale: Maurizio Sorge

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