MESSAGGI ERRATI PER LE NUOVE GENERAZIONI
In questo momento dove l’Italia sembra ad un passo dalla sbaraglio per la negligenza delle persone, tra regole imposte e regole violate, i messaggi dati dalla televisione sono ora più forti che mai.
Le persone costrette ,da questa pandemia che pare non voglia proprio lasciarci, a restare in casa guardano molta più televisione e recepiscono i messaggi televisivi in modo più forte e sicuramente diverso ,proprio a causa di questa situazione, anche dal punto di vista psicologico.
Ci chiediamo perchè la televisione non passi informazioni più “pulite”, nella consuetudine delle norme proprio per insegnare ed “educare” a costumi più consoni il pubblico, che non ha certo bisogno di essere istruito ,ma di vedere da chi ci rappresenta una linea guida con simboli e immagini di rappresentanza.
A volte questi modelli corrono il rischio di creare stereotipi basati principalmente sull’apparire e sul fatto che si può trasgredire alle regole che da sempre insegnano essere le basi di un paese solido e stabile.
Certamente c’è da dire che questo non rispecchia l’ intero paese ma solitamente i giovani che vedono nel media televisivo un mezzo nel quale identificarsi.
Una caduta dell’educazione civile, una diffusine di modi di agire sbagliati e alla scarsa tolleranza verso il prossimo.
Queste informazioni ad modelli proposti vengono assimilati in modo diretto da chi guarda e ascolta e ricadono direttamente sulla nostra società, specialmente su quella parte che in questo millennio di forte tecnologia utilizzala i mezzi come principale metodo di comunicazione.
Tutti estremamente consapevoli che ora più che mai l’ esigenza di distrazione e il desiderio di “leggerezza” sia più forte e stia diventando una sorta di priorità, ma il trash quotidiano e le immagini del mancato comportamento del rispetto delle norme non possono essere ignorate per le possibili ripercussioni sulla part di cittadini che hanno fatto degli esempi della televisione il loro stile di vita.