Marco Giallini: il dolore per la scomparsa della moglie non passa!

— In una profonda intervista al Corriere della Sera, l’attore di Tutta colpa di Freud, Marco Giallini, è tornato a parlare del dolore per scomparsa della moglie, avvenuta nel 2011 per emorragia cerebrale. Ed è entrato proprio nel dettaglio, raccontando come abbia deciso dopo quel tragico evento di diventare popolare, decisione presa proprio per la tendenza ad adagiarsi che Giallini sottolinea di avere. “Lei ha visto solo l’inizio”, confida l’attore parlando di Loredana, sposata nel 1993: dopo il matrimonio infatti lui aveva ripreso a studiare lettere, continuando contemporaneamente con il teatro e mantenendo se stesso e la famiglia con diversi lavori, tra cui l’imbianchino. Il successo è arrivato solamente a 49 anni, dopo due figli, Rocco e Diego, nati rispettivamente nel 1998 e nel 2004, ed è proprio per loro che ha desiderato la popolarità, per dargli una possibilità in più e per tirarli su come la moglie avrebbe voluto. “Lei voleva che facessero il Classico, uno lo fa, l’altro lo ha finito: è una cosa stupenda, chi fa il Classico lo si riconosce da lontano” ricorda, confidando come sia riuscito da solo a crescere due figli grazie all’aiuto del fratello di Loredana e della moglie che si sono trasferiti al piano sotto di loro. Ora Marco non è innamorato, lo era solo di sua moglie, ci tiene a sottolineare, “Nel mondo quante ce ne possono stare di persone per te? Una”.