LA MALASANITÀ UCCIDE …
————– “Michele Merlo avrebbe avuto una possibilità di essere salvato…”
Il cantante ex concorrente di Amici e X-Factor morì per una leucemia fulminante il 6 giugno 2021 a Bologna.
Il medico di turno trattó il caso come un semplice strappo muscolare non riconoscendo la gravità dell’ ematoma che Michele aveva nella gamba che era sintomo della grave malattia.
L’indagine si aprì per omicidio colposo, e vide indagato il medico di Rosa, al quale il cantante si rivolse la prima volta, e che gli prescrisse un bendaggio allo zinco per alcuni giornie succedsivamente anche un altro specialista che a Vergato in provincia di Bologna, lo visitó diagnosticandogli una tonsillite.
La perizia rivela che “poteva essere salvato “ da quella tragica morte se fosse stata correttamente compresa quella “botta”.
Una percentuale di sopravvivenza che è stata valutata tra il “79% e l’86%”.
Le condizioni di Michele precipitarono drasticamente fino al sopraggiungere della morte, per un’ ischemia dovuta alla leucemia promielocitica acuta, una malattia aggressiva e fulminante .
I periti sottolineano anche che non è possibile assicurare che la diagnosi tempestiva avrebbe salvato con assoluta certezza Michele, in quanto le cure per questa brutale malattia non hanno effetto immediato .
Ma la perizia è comunque chiara, una leucemia scambiata per uno strappo muscolare non può accadere, la non curanza, la distrazione, la troppa “confidenza”, la troppa sicurezza di se stessi hanno portato via la vita ad un giovane ragazzo che davanti a lui aveva il mondo intero.
Ora questo non può più essere cambiato, Michele non può più essere salvato, è troppo tardi, ma non lo è per tanti che come lui si affidano totalmente in un momento di bisogno, di disperazione e di paura, nelle mani di medici e specialisti che devono ricordarsi che in quel momento diventano gli unici responsabili di centinaia di vite umane.