La FURIA dei “PRELEMI”
—————— Sui social non si fa altro che parlare della disavventura dei Prelemi in un ristorante parigino. Alcuni fans hanno regalato alla coppia un viaggio romantico a Parigi. Giulia e Pier hanno documentato e condiviso la permanenza nella capitale francese: tra una piroetta davanti alla Torre Eiffel, un servizio fotografico, un reel e un giro culturale al museo del Louvre; i piccioncini sono finiti per sbattere il muso contro la rigidità degli orari del ristorante.
La cena, prenotata e pagata settimane prima, e’ saltata in fumo, perché i promessi sposi sono arrivati con 30 min di ritardo. Il ristorante, che aveva scritto chiaramente, nella mail di conferma, l’inflessibile decalogo su orari e chiusura cucina; e’ stato impassibile davanti ai due innamorati, increduli e delusi.
Ma dopo la delusione, e’ arrivata la rabbia. L’accaduto e’ stato vissuto piu’ come un incidente diplomatico Italia-Francia, che come una semplice sventura, dovuta alla storica incomprensione tra italiani ritardatari e bonari e francesi puntigliosi e con la puzza sotto il naso. Telefono alla mano, dopo storie offensive contro l’intero popolo francese, accesi commenti sui social del ristorante, ed un revival sulle vittorie sportive dell’Italia contro la Francia, Giulia ha scatenato la furia dell’esercito dei Prelemi contro gli artefici di tale “affronto”.
Molti adepti, sono corsi al richiamo della Queen, inondando di insulti, carichi di disprezzo e odio, i poveri malcapitati. Al di la’ di chi ha ragione o torto, la reazione della coppia e dei fedeli soldatini, e’ stata eccessiva, aggressiva, infantile e indisponente.
Quel tweet, poi cancellato, “Vai ragazzi sapete cosa dovete fare”, racchiude l’essenza di un rapporto sbagliato, morboso e di sottomissione, fan-idolo. Il pensiero che chiunque abbia un seguito possa aizzare, con arroganza e presunzione, i fan in invettive offensive piene di odio e cattiveria, contro chi non aggrada o ha fatto un “torto”, e’ inquietante e lascia senza parole.
La brutta ed imbarazzante figura, deve far riflettere; non solo chi esegue gli ordini senza un minimo di pensiero critico, ma anche chi pensa di poter usare i followers a proprio piacimento come burattini.