IL PAESE dell’INCOERENZA

Restrizioni,DPCM, distanze obbligatorie salva vita, mascherine, negozi, bar e ristoranti sempre più difficili da gestire e mantenere, attività e imprese agli sgoccioli e persone che vorrebbero solo lavorare e ritornare a vivere in modo “normale”.
      Oggi l’apoteosi dell’ incoerenza.
Che l’Italia fosse il Paese della fede calcistica per eccellenza non è un mistero, e non c’è assolutamente nulla di male, ma in periodo di pandemia, dove si cominciava a respirare  e ad intravedere un bagliore di luce, tra regioni arcobaleno che cambiano colore ogni mese, anche il più sfegatato dei tifosi, avrebbe dovuto mostrare la propria immensa gioia e gratitudine per la squadra del cuore usando “il cervello”..

  L’Inter vince lo scudetto e Milano impazzisce.

Cori, tamburi e colpi di clacson, tutto in perfetto stile di festa post vittoria, se non fosse per le regole Covid totalmente infrante.
Mascherine abbassate, nessun distanziamento sociale, una marea di tifosi impazziti che si fanno con questo comportamento, grande beffa di tutti coloro che sono stati rispettosi durante questo lungo anno, delle norme date dal Governo per la salvaguardia della salute di tutti.
    Tutto vanificato per il calcio??
Molti hanno espresso il loro dissenso sui social, molti vip hanno postato sui propri social immagini di oggi con commenti di disprezzo, Giulia De Lellis influencer molto amata e seguita con 5miln di follower, è stata la prima, criticando pesantemente:

  “Tavoli solo 4 all’aperto”
  “Feste, matrimoni, battesimi …. no!!!”
  “E gli organizzatori di eventi devono stare zitti…”

Sicuramente tutti abbiamo bisogno e desiderio di libertà.
Una libertà che tutti noi non assaporiamo da troppo tempo ma in questo modo non raggiungeremo mai l’obiettivo che dovrebbe essere comune, quello della vita senza più paura.
Nessuno dice di non festeggiare, ma di farlo in modo corretto e sopratutto rispettoso, perché molti non hanno superato la positivà al virus Covid19 , una gravissima mancanza di rispetto da parte di chi oggi si è lasciato troppo andare.
Tanti potevano essere i modi per dimostrare affetto alla squadra del cuore, sfilare in auto e dimostrare che tutti abbiamo veramente il desiderio di sconfiggere questa maledetta malattia mortale, sarebbe stato un grande messaggio di volontà e impegno.
Era considerato un “sacrificio” troppo esoso??

Oggi purtroppo la dimostrazione che non c’ è unione a fare forza ma solamente tanto menefreghismo per la vita umana.