……E vissero felici e contenti.
Quando il Principe Harry e Meghan Markle si sposano incarnano la favola moderna.
Lui e’ il piccolo dei Windsor, un uomo che da bambino ha dovuto affrontare il dolore lancinante per la perdita della madre. Un ragazzino dai comportamenti irresponsabili e poco regali, che trova sé stesso dedicandosi alle cause iniziate dalla madre, e sponsorizzando una serie di iniziative benefiche con il fratello e la cognata.
Lei, multirazziale, figlia di genitori separati, giovane attrice in ascesa, con un blog di successo, paladina dei diritti delle donne, amica di tante celebrities, divorziata e con un bagaglio familiare da moderna cenerentola.
Con l’arrivo dell’attrice, il popolo sperava nell’inizio della modernizzazione della casa reale. Una svolta che significava accettazione e cambiamento. Ma i giornali sono stati da subito brutali nei suoi confronti, portando avanti una feroce campagna denigratoria. Ad aggravare il tutto, il padre ed i fratellastri/sorellastre di lei, che per il vile denaro hanno contribuito con le loro accuse a peggiorare la situazione.
Dopo il matrimonio, i rapporti neo-coppia, famiglia reale, Firm, Institution iniziano a scricchiolare. I disaccordi e le distanze diventano insopportabili ed insormontabili, fino ad arrivare alla rottura definitiva: il Megxit. I duchi di Sussex vengono privati di tutti i titoli, del servizio di sicurezza e del supporto economico della famiglia.
I capricci e l’insofferenza di Meghan vengono additati come causa principale della frantumazione dei rapporti, la campagna diffamatoria contro di lei ed il marito, diventa sempre più distruttiva.
L’intervista “Oprah with Meghan and Harry” ha come unico intento di dare la loro versione della storia.
È da giorni che le dichiarazioni estrapolate stanno facendo discutere. L’ impressione è che si tratti della reazione infantile ed emotiva di due ragazzini che vogliono giocare senza però avere fatto prima i compiti.
Ma la versione integrale dell’intervista, invece, è molto più profonda e rivelatrice.
Meghan ha vissuto la sua entrata nella famiglia reale, inconsciamente, aspettandosi una familiarità che è normale tra le più famose celebrities di Hollywood, ma non in una Monarchia secolare come quella inglese. Un ambiente fatto di restrizioni, di silenzi, di regole e di limitazioni. Lei che ha sempre lottato perché le donne trovino la loro voce, è stata completamente silenziata. Ai reali non è concesso essere emotivi: sentimenti e reazioni, debolezze e frustrazioni, vengono repressi con un sonoro “no comment”. Una rigidità comprensibile, dovuta a quello che la casa reale rappresenta per i sudditi e per il mondo.
L’insofferenza e le ferite di Meghan sono indiscutibili. La depressione che l’ha colpita, sia durante che dopo la gravidanza, una malattia sottovalutata da tutti ma che è infima e più insidiosa che mai; la continua e totale assenza di supporto e di protezione da parte delle istituzioni reali hanno peggiorato il suo stato fino a raggiungere il punto di non ritorno.
L’accusa di razzismo ad un membro della famiglia reale è gravissima e dannosa, scaraventa la Monarchia indietro di anni, esponendo una radicalizzazione di fondo che non giova all’immagine e alla direzione che l’Istitution ha cercato di promuovere negli ultimi anni.
I rapporti con la Regina sono ancora buoni, nonostante le dichiarazioni ufficiali e le decisioni drastiche, lei si può permettere di essere ed andare oltre. Più complicati i rapporti con il padre con cui Harry comunica poco e solo per e-mail; e con il fratello William, la distanza ed il divario tra i due fratelli al momento è invalicabile.
Liberati dalla prigionia di un sistema di costrizioni e forzature, si dichiarano fieri di avere trovato un’indipendenza economica, felici di poter crescere il figlio Archie in un ambiente sereno, ed al settimo cielo per l’arrivo in estate di una bambina.
È, però, evidente, che non sono stati in grado di vedere la visione complessiva di una vita dedicata a cause umanitarie. Essere al servizio della Regina, permette di avere i mezzi necessari per fare la differenza, per dare speranza e cambiare il futuro. I “no comment” e le limitazioni sono un prezzo che vale la pena pagare per realizzare ciò in cui si crede.
La conclusione per chi ascolta è che I dettagli del feudo familiare sono superficiali, i pettegolezzi di corte inutili, l’intensità del racconto esagerata. Rimane un sapore amaro e la realizzazione che Meghan e Harry potevano sicuramente fare a meno di questa intervista, in quanto cambiando l’ordine degli addendi il risultato non cambia.
@vistidalontano
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