DANTE: IL PIU’ SOMMO POETA MA ANCHE IL PIU’ POP

Era il 25 marzo 1300 quando Dante ha intrapreso il viaggio nell’aldilà ed è proprio questa la giornata istituita dal ministero della Cultura dal 2020: si celebra infatti oggi il Dantedì, giornata dedicata al sommo poeta di cui quest’anno si festeggia anche un’altra importante ricorrenza, i 700 anni dalla sua morte, avvenuta il 14 settembre 1321 a Ravenna dove era in esilio.
Proprio al fiorentino oggi Papa Francesco ha dedicato la lettera apostolica “candor lucis aeternae” sottolineando come l’autore della Divina commedia sia ancora oggi un profeta di speranza e un testimone del desiderio umano di felicità. Oltre al capo della chiesa tantissimi altri hanno ricordato Alighieri in questa giornata: dal sindaco di Firenze Nardella che ha ribadito come la città natale del poeta non chiederà le spoglie che si trovano a Ravenna a De Pascale sindaco della stessa città dove Dante è deceduto di malaria, contratta probabilmente passando dalle Valli di Comacchio, oltre ovviamente al presidente della Repubblica Mattarella.
Ma la giornata in memoria dell’allievo di Brunetto Latini non è significativa solamente in Italia. A Pechino infatti si terrà oggi una conferenza dal titolo “Avviciniamoci a Dante”, a Buenos Aires verranno diffuse dalle più note emittenti televisive della capitale delle “pillole dantesche” e ancora a Londra la Divina commedia sarà recitata da Greta Scacchi e Luigi di Fiore e infine a Madrid si terrà il concerto “La vita nova di Nicola Piovani”.
Il 25 marzo è dunque iniziato il viaggio nell’aldilà che ha portato il sommo poeta ad attraversare sotto la guida di Virgilio prima e della sua amata Beatrice poi Inferno, Purgatorio e Paradiso. Alighieri scrive di un viaggio difficile dove incontra amici, nemici, suoi maestri di vita e personaggi mitologici e il Quotidiano Nazionale ha preparato per i suoi lettori un vero e proprio viaggio nei luoghi danteschi con lo speciale Dantedì uscito oggi in edicola, allegato al Resto del carlino, al Giorno e alla Nazione. I percorsi pensati sono uno di tipo culturale con interventi tra l’altro del saggista forlivese Rondoni e del critico d’arte Sgarbi e uno turistico, per rilanciare i luoghi della natura attraversati da Dante con un percorso all’insegna dello sport del relax e ovviamente della cultura.
Come scrive Davide Rondoni in Dante si esprime il nucleo vitale di ciò che siamo e quello che possiamo essere e questo nucleo non sta tanto nella vita politica quanto nel disìo, quel desiderio per cui secondo il sommo poeta una persona accoglie l’invito della vita all’amore e quel disìo è l’Italia, centrale nel testo definito Divino da Boccaccio e celebrata con i suoi paesaggi e le sue genti. Il Disìo è sia di amore che di conoscenza e non potrebbe esistere questa magnifica opera senza entrambi. Dante è il più sommo poeta di tutti ma anche il più popolare e le sue parole sono vive.