Coppie omosessuali, no alla ‘benedizione’ del Vaticano

Come da copione e scontata nonostante le aperture che erano apparse: la Congregazione per la Dottrina della Fede, rispondendo ad un quesito  “dubium” con un “responsum’” e approvato da Papa Francesco (sono certo obtorto colle) ha stabilito che la benedizione delle unioni omosessuali non può essere considerata lecita. Una presa di posizione, dura per tutta la comunità, a seguito senza dubbio della diffusione in alcuni ambiti ecclesiali di progetti e proposte di benedizioni per unioni di persone dello stesso sesso. Un verdetto pubblicato dopo che il Papa era stato informato e dato il suo assenso per la pubblicazione.Dobbiamo pensare che il Pontefice ha in qualche modo tentato di scardinare i poteri forti all’interno del Vaticano, ma purtroppo non è riuscito. Il suo non è un potere totalitario, ed i poteri che si muovono dentro le mura sono molti. Tutto aveva avuto inizio dalla storica dichiarazione del Papa sulle unioni civili gay, di qualche mese fa e che aveva fatto ben sperare, affermando che le persone omosessuali avrebbero dovuto essere protette dalle leggi sulle unioni, perché hanno il diritto di essere una famiglia, sono figli di Dio e nessuno dovrebbe essere estromesso o reso infelice per questo. Vale comunque conoscere la motivazione di questo responso che è quella che dichiara illecita ogni forma di benedizione che tenda a riconoscere le unioni tra persone dello stesso sesso, e  sono ben 3 le ragioni alla base di questa risposta: la prima e quella che una benedizione su una relazione umana richiede che essa sia ordinata a ricevere e ad esprimere il bene che le viene detto e donato; la seconda è legata all’unione tradizionale tra uomo e donna e quindi qualsiasi unione che comporti un esercizio della sessualità fuori del matrimonio è quindi illecita dal punto di vista morale, secondo quanto insegna l’ininterrotto magistero ecclesiale; la terza è data dall’errore, in cui si sarebbe facilmente indotti, di assimilare la benedizione delle unioni di persone dello stesso sesso a quella delle unioni matrimoniali. Cosa dire? Almeno qualcuno all’interno e dall’alto ci ha provato! 
Anonimo