Chi semina VENTO, raccoglie TEMPESTA !!!
———- Alex Belli non riesce proprio ad uscire dalla casa del GFVIP6; ne’ fisicamente, passa la maggior parte del tempo dentro a fare confronti con chiunque; ne’ mentalmente, twitta in continuazione infervorando i Solex; incespugliato senza via d’uscita nell’idea di essere il grande protagonista di questa edizione, grazie alla soap opera intavolata con Soleil e Delia. I telespettatori ormai sono completamente assuefatti ai monologhi in cui recita il mantra sul poliamore e sull’essere un uomo libero.
La libertà che tanto decanta per se stesso, e che sostiene di avere nel rapporto di coppia, ha una regola basilare, la condivisione di ogni esperienza con la moglie, introducendo anche terze persone. L’amoreggiare artistico con Soleil, non solo ha infranto questa regola fondamentale, ma e’ anche andato oltre in termini di sentimenti e complicità. La scelta di uscire per Delia, non e’ stato altro che un gesto plateale a favore di telecamera.
Alex e Soleil sono uguali: egocentrici, egoriferiti, e con un’insaziabile mania di protagonismo. Entrambi si vantano di essere empatici, ma nei confronti di Delia non mostrano ne’ tatto ne’ rispetto. Così boriosi, che dopo avere umiliato e ferito una donna, hanno l’audacia di criticare la reazione di sofferenza e rabbia di quest’ultima.
Alex da un lato twitta per infiammare i Solex, dall’altro cerca di intortare la moglie con il solito disco rotto. A caso, poi, attacca Aldo Montano, perche’ il campione olimpico e’ tutto ciò che lui vorrebbe essere e non sara’ mai agli occhi del pubblico.
La tattica di Soleil e’ provocazione, aggressione e vittimismo. Come in tutti i reality a cui ha partecipato, prima offende pesantemente gli altri concorrenti, e poi recita la parte della vittima innocente, indifesa ed isolata. Crea la situazione dell’uno contro tutti, con atteggiamenti fastidiosi ed attacchi personali, per poi riscrivere la storia di come sono andati i fatti ed inscenare un classico del suo repertorio, il pianto a secco.
Per la bambina che ha sofferto troppo nella vita e che ha affrontato mostri, e’ arrivato il momento di crescere e capire che si puo’ anche giocare in difesa, perche’ chi semina vento raccoglierà sempre tempesta.