Caso ARES-GATE .. “IL GELO NELLE OSSA”
Il caso ARES-GATE sempre più intrigato..
Tra rivelazioni e sogni inquietanti sta diventando un vero e proprio giallo.
Ogni trasmissione e talk show ne parla e ieri sera la puntata di Non è l ‘Arena si è conclusa proprio tornando sull’ argomento ,dopo che i pm della Procura di Roma hanno iniziato ad indagare sul suicidio dello sceneggiatore Teodosio Losito.
Caso riaperto e scoppiato in un boom non solo mediatico dopo che Rosalinda Cannavò e Massimiliano Morra fecero alcune rivelazioni all ‘interno della casa del GF VIP, tutte riconducibili all’ Ares produzione e al produttore Alberto Tarallo.
Massimo Giletti torna a parlare dell’ argomento con rivelazioni a dir poco scioccanti con un audio di Adua verso la madre.
Una testimonianza bomba di un racconto di un sogno che pare, sia la madre e la figlia abbiano fatto contemporaneamente dopo la morte di Losito.
“Mi passava la mano sul corpo, mi sentivo il gelo nelle ossa”
“Lo guardavo con tenerezza e gli dicevo mi dispiace io non stavo bene. Lui mi guardava e mi rispondeva con sguardo cattivo “eh mi spiace anche a me” ho pianto non so quanto e quando mi sono svegliata ho chiamato mia madre per raccontarle subito”
La madre stupita del racconto della figlia a sua volta le narra di aver fatto un sogno molto simile “Lui stava male.. all’inizio non mi calcolava, poi mi ha abbracciato .. e mentre me ne vado lo sento ridere e dire “tanto adesso gliela faccio pagare”..
“Quello di stamattina, dice Adua, non era un sogno”
Suggestione o un “velato senso di colpa”??
Un vero e proprio giallo sta uscendo da questo caso, dove l’attrice pare essere la figura che lega ancora oggi i fatti e che pare ancora non vivere una veste proprio trasparente.
Definita dai due attori una “setta” dove i nomi venivano cambiati (ma questo è di consuetudine nello spettacolo) e dove la propria inclinazione sessuale veniva tenuta nascosta e i fidanzamenti era costruiti per immagine.
Spunta fuori anche la figura di un “santone” al quale l’ attrice sembrerebbe essersi affidata per un periodo, e quella parola attribuita sottilmente a Tarallo, chiamato da Adua e Morra “Lucifero” , un nome non proprio elegante da attribuire al proprio ex produttore.
Altra testimonianza rivelatrice anonima su Rosalinda “ Chiusa l’ Ares e con la morte di Teo si è sentita mancare la terra sotto ai piedi e se l ‘è presa con un innocente”
Da questa testimonianza salta fuori che l’attrice aveva tutto ciò che desiderava, o almeno in gran parte, macchine, ritocchini, shopping..
Uno scenario risultato un po’ inquietante tutto insieme e che pare non avere molto a che fare con la razionalità.
Affermazioni e parole che ad Adua non sono passate inosservate, era ospite in quel momento a Live da Barbara D’Urso, ma ha comunque lasciato andare qualche stoccatina “C’è un processo in atto.. le cose vanno affrontate nelle sedi opportune”
Una corretta e decorosa risposta , sicuramente emergeranno altri particolari ,ma quale sarà la verità sull’ intera faccenda??