Andrea, per favore, non rispondere al raglio degli asini!

Andrea Scanzi, iscrivendosi a una lista di riservisti last minute, istituita dalla Regione Toscana, è riuscito a non far sprecare una dose del vaccino AstraZeneca. 

Sono ormai innumerevoli in tutta Italia le denunce di vaccini finiti tra i rifiuti per colpa di inefficienze da parte di chi dovrebbe organizzare il calendario delle vaccinazioni giornaliere. In testa a tutte le dappocaggini, troviamo l’ormai nota “Aria Lombarda”. Ieri mattina, presso l’hub della Fiera di Cremona, nessuno dei prenotati si è presentato per l’immunizzazione, non avendo ricevuto l’avviso, mettendo così a rischio tutte le dosi programmate. 

Ascoltando alcuni presidi, emerge che le confezioni di vaccino sono per multiplo di 10 e, quindi, se ad esempio si programma di inoculare 56 aventi diritto, a fine giornata si gettano 4 dosi, se non si è istituita una “lista di riservisti”. 

L’assurdità è anche quella di vedere programmi televisivi focalizzarsi sulle dichiarazioni di Andrea Scanzi, per ricercare a tutti i costi la polemica personale, insinuando la pratica del malcostume, e tentando di affondare il coltello in una piaga inesistente; tutto questo in nome della libertà di opinione e del diritto di cronaca. 

Quando da bambino ricevevo accuse inesistenti e l’inquietudine mi portava a reagire in malo modo, ricordo che mio padre mi diceva: Roberto, per favore, non rispondere al raglio degli asini!

Roma, 22 marzo 2021

Bartolomeo Roberto Lepori