La Musica è finita… gli amici se ne vanno !!!

Il Festival di Sanremo 2021 ha visto il trionfo dei Maneskin. Con loro non solo vince il rock, ma anche la voglia di rivoluzione, di diversità’, d’indipendenza e di unicità. Il gruppo romano ha portato sul palco energia pura, infiammando sera dopo sera l’Ariston con esibizioni intense e travolgenti. Facendo scoppiare la voglia di libertà e di riappropriarsi di tutto, dopo un anno buio che sembra non finire mai.
L’era Amadeus-Fiorello chiude con un’edizione complessa e piena di imprevisti.
Amadeus, nonostante le condizioni difficili e problematiche, ha voluto fortemente realizzare il Festival. In uno dei momenti storici più cupi del paese, l’ha fatto non solo per chi vive di musica, ma anche per chi vive di televisione e di spettacolo; per ridare un po’ di normalità a chi ha bisogno e ancora voglia di perdersi in quelle emozioni che solo la musica sa’ dare.
Il suo amico di sempre, Fiorello, si conferma un fuoriclasse, uno showman puro che passa dal canto al ballo transitando per gag esilaranti. Ha donato un’anima a quella platea vuota, rendendola protagonista e poeticamente spettacolare.
Zlatan Ibrahimovic, un gigante dal sorriso beffardo ed il cuore tenero, ha portato sul palco Zlatan, sfacciato e al tempo stesso ironico, un Celentano 2.0.
L’Orchestra, gli highlander dell’Ariston, veri professionisti, perfetti nel ruolo di pubblico, hanno suonato per ore e ore con la mascherina, regalando pura magia.
L’assenza di Star internazionali, che spesso non percepiscono la sacralità di quel palco, non si è sentita: per una Naomi Cambell c’era una Vittoria Cerretti, per una Nicole Kidman una Matilde De Angelis, per una Lady Gaga un’Elodie, per un Elton John una Laura Pausini, per un George Clooney l’imbarazzo della scelta tra i vari direttori d’Orchestra.
Importante e significativo il messaggio di supporto agli operatori dello spettacolo, soprattutto coloro che rimangono nell’ombra quando le luci si accendono sul palco.
Nonostante l’Auditel sfavorevole, Amadeus e Fiorello verranno ricordati come i supereroi del Festival. Al di là di numeri e percentuali, hanno fatto la differenza e, contro ogni previsione, sono riusciti in un’impresa impossibile.
@vistidalontano