La CRUDA REALTA’

— Dalla scorsa edizione del GFVIP5 si parla della fama di grande amatore di Amedeo Goria. Il giornalista, per non deludere, ha messo in chiaro di entrare nella casa del Grande Fratello, sentimentalmente single. Amedeo Goria, non ha disilluso le aspettative, fin da subito, si e’ comportato da Amedeo Goria. Non curante di telecamere, conquilini, spazi personali, si e’ lanciato in passerelle in mutande, grattini indesiderati, attenzioni audaci e sgradevoli spogliarelli sotto le coperte.

L’epicentro delle sue attenzioni, la bellissima Ainette Stephens, ha gestito una situazione imbarazzante e sotto l’occhio indiscreto delle telecamere, prima con ironia e poi, con molta eleganza e rispetto, invitando il latin lover de noialtri ad imparare a gestirsi. 

Da giorni il popolo dei “bacchettoni” si indigna sui social per i comportamenti equivoci e le giustificazioni scivolose del tombeur de femmes. Ma come ha ampiamente spiegato Signorini, in uno di quei “Pipponi Televisivi” che rimarrà nella storia, il programma e’ una fotografia della realtà.

I corteggiamenti inappropriati e inopportuni, fanno parte della quotidianità delle donne, da sempre protagoniste di situazioni spiacevoli nei luoghi pubblici, sul posto di lavoro e nella vita privata. Le scuse sono sempre le stesse, “L’uomo fa l’uomo, si gioca, sei una bella donna cosa dovrei fare? , la tua e’ una reazione esageratadai che ti piace”.

Goria é figlio di una generazione per cui era impensabile che le donne parlassero liberamente del disagio provato. Oggi, non solo denunciano apertamente, ma meccanismi malati come, per esempio, quelli che hanno scatenato il movimento metoo, si stanno finalmente sgretolando.

Invece di chiamare tutti boomer e buttare tutto sullo scherzo, in una trasmissione televisiva così popolare, si dovrebbe dire che l’esclamazione “e’ una bella top@” non e’ un complimento ma una volgare oggettificazione della donna, che invadere gli spazi interpersonali con attenzioni non gradite e’ un comportamento viscido, che la parte lesa non e’ chi riceve la “ramanzina” ma chi manifesta fastidio per una mano di troppo.

La “realtà” dovrebbe essere, anche, educativa, solo cosi’ la societa’ puo’ evolvere e migliorare.