I VIP dal mondo dello SPETTACOLO alle LOTTE SOCIALI.

— Maria Vittoria CORASANITI —- Molti vip sono impegnati nel campo del sociale, cercando anche di sensibilizzare i loro fans su temi molto delicati. Emma Watson è impegnata nella difesa dei diritti delle donne. Nel 2014 è stata nominata Ambasciatrice di Buona Volontà, direttamente dall’UN Women” (Ente delle Nazioni Unite) che combatte per l’uguaglianza di genere e l’empowerment femminile. Molto attiva in numerosi progetti, come la campagna denominata #HeforShe, nata per convincere gli uomini a non avere pregiudizi sulle donne e, a spendere il loro tempo, nella lotta contro la discriminazione femminile. Ha fondato il book club “Our Shared Selves”, attraverso la lettura di alcuni libri, si affronta sempre il tema della parità di genere. 

Angelina Jolie è un’ambasciatrice delle Nazioni Unite, impegnata nella lotta per i diritti umani. Lo fa da 40 anni, ha girato il mondo per visitare campi profughi, apportando il suo aiuto. È inviata speciale dell’Alto commissariato delle Nazioni Unite per i rifugiati. È anche un’animalista, in Namibia ha fondato un santuario di animali, in cui si curano elefanti e rinoceronti. Combatte contro il bracconaggio illegale, è contro l’uso delle pellicce e sostiene economicamente associazioni animaliste.

Sandra Bullock è dedita al volontariato e alla beneficenza. Ha aiutato le vittime dell’uragano Katrina, ha finanziato aiuti serviti per fronteggiare incendi che hanno devastato la California nel 2018. Ha regalato un milione di dollari a “Medici senza Frontiere”, destinati ad Haiti dopo il terribile terremoto che ha devastato tutto nel 2010. Ha ricevuto il premio umanitario “Favorite Humanitarian Award”. 

Natalie Portman anche lei si dibatte per i diritti delle donne, e per quelli degli animali, tanto da essere vegana. Rattristita dal fatto che le registe donne, sono state escluse dalle ultime premiazioni cinematografiche, motivo in più per lottare affinché vengano anmesse. Per protesta durante gli “Academy Awards 2020”, ha indossato un mantello Dior su cui vi erano ricamati i nomi di 10 bravissime registe. Un gesto non solo per criticare l’assenza di donne agli Oscar 2020, ma anche contro l’industria cinematografica, ancora culturalmente chiusa e maschilista. Aiuta economicamente un’organizzazione la “Finca”, che si occupa del sostentamento di famiglie povere tramite il microcredito. Sostiene anche altre associazioni impegnate per la tutela dei diritti umani, come “Free the Children”. 

Rihanna ha ricevuto il premio Harvard per il suo impegno umanitario, in particolar modo  nel campo dell’istruzione e della salute. Ha istituito una borsa di studio per gli studenti dei college statunitensi, provenienti da paesi caraibici. È Ambasciatrice Globale dell’Unicef per il diritto all’istruzione. Nelle Barbados ha costruito un centro oncologico 

per la prevenzione e la diagnosi del tumore al seno. Ha finanziato anche organizzazioni che si occupano di leucemia.