Gianluca Grignani intervistato da Silvia Toffanin, si commuove e racconta i suoi lati oscuri. 

———- Maria Vittoria CORASANITI ————

—————— Gianluca Grignani intervistato da Silvia Toffanin, durante il programma “Verissimo”, è apparso a volte poco lucido, con ragionamenti a volte sconclusionati, ma ha messo a nudo anche la sua sofferenza. Fin troppo loquace, è stato difficile fermarlo, ed ha spiazzato anche la Toffanin. Grignani è sempre stato un cantautore rock molto estroverso, non ha mai nascosto di vivere in un mondo tutto suo, in cui persistono da anni i demoni interiori. Bisogna però riconoscere la sua genialità artistica, fino ad oggi ha regalato canzoni di grande successo. Ha iniziato l’intervista in modo strano:

Sono un uomo in divenire, non amo i bei momenti”.

A questo punto la Toffanin basita gli chiede:

Avrai avuto dei bei momenti o no?”

Grignani ribadisce:

Non voglio i bei momenti”.

La conduttrice incredula:

Nemmeno la nascita dei tuoi 4 figli?

Grignani si intenerisce:

Quelli sì, difficilissimi per un uomo come me. Mi hai toccato in un punto dolente: i primi tre vivono con la mamma, mia figlia più grande vive con me. Chiudiamo l’argomento altrimenti mi viene la lacrimuccia”.

Da questa affermazione si intuisce che lui è Francesca si si sono separati. Ha rivelato anche di aver subito delle violenze:

Nel 1982 ho avuto un incontro strano con un pedofilo. Aveva 18 anni, io 10. Mi picchiava perché non riusciva ad avere da me quello che voleva. L’errore dei miei genitori è stato quello di non andare avanti legalmente. Quello era una testa di c… Certa gente non va perdonata. Dopo il 1982 il mio sorriso è diventato più amaro. Avevo sensi di colpa”.

Silvia per stemperare la tensione inizia a parlare del suo successo, avuto in giovane età:

Tu a 16 anni hai avuto successo. Come lo hai vissuto?”

Grignani è rimasto sempre un ragazzo semplice, non si è mai montato la testa.

“Il successo non fa parte di me. Non mi dà fastidio l’attenzione, ma mai ho suonato per avere le ragazze. Le avevo lo stesso. Sanremo? Sono salito sul palco e sono sceso, lì era tutto falso. A nessuno fregava della musica lì, falso”.

Dopo gli abusi sessuali ricevuti, altro tasto dolente l’uso di droga:

“La parola droga non deve essere usata perché nel bene o nel male le fai pubblicità. A meno che non debba parlarne per altri motivi, è sbagliato parlarne”.

La Toffanin gli ha chiesto che tipo di padre è:

Non lo so, però riesco a farlo. Sono permissivo, cerco di insegnare la libertà in tutti i suoi valori a mia figlia Ginevra che vive con me”.

Gianluca si mette a piangere, poi dice:

Ho scritto per 3 anni e mezzo. Ho scritto 80 brani. Vivo vicino alla casa in cui morì Stefania a 12 anni, una mia amica di quando ero piccolo. Mi sono dimenticato di lei per tanti anni”.

Piange, si innervosisce, e getta il cappello a terra:

Questa cosa mi fa male davvero, scusami. Lei è cresciuta a 100 metri dove ho la casa. Mi ero scordato di lei e invece il suo pensiero è tornato in me”, sottolinea il rocker che poi si arresta di nuovo, in preda alle lacrime”.

La Toffanin gli ha chiesto come sta in questo adesso, poiché nota che è provato:

Io non sono provato, piango perché sono libero. Sto parlando di Stefania, una ragazzina morta a 12 anni”.

Quando parla dell’ex moglie:

“Quella è l’unica cosa che non mi dà fastidio, è stato un dolore per i miei figli e per l’abitudine che avevamo. Comunque è un bene che sia andata così. Non sono stato un buon marito, ma sono stato onesto. Sarei andato avanti perché ho delle responsabilità coi miei figli. Lei mi ha dato la possibilità di essere libero e io l’ho presa, perché era giusto così”.

Gianluca Grignani per capirlo occorre conoscerlo bene, lasciarsi andare ascoltando le sue canzoni ma soprattutto viverlo. Per chi ha avuto questo privilegio può dire che è un uomo molto profondo. 

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