FEDEZ SUPREMACY
Nella storia del contorto triangolo Fedez, Rai e Lega, il fulcro del contendere è l’intervento del cantante sul palco del concerto del Primo Maggio, contestato da molti esponenti leghisti già nelle ore precedenti all’evento. Il tentativo di giocare d’anticipo di Matteo Salvini, puntualizzando il costo del concertone pagato con i soldi pubblici, è stato subito schiacciato da Fedez senza lasciare spazio ad alcuna replica.
Il rapper non prende nessun cachet, paga di tasca sua i musicisti, e da artista libero pretende il rispetto della libertà’ di espressione.
Fedez è emozionato, parla della situazione dei lavoratori dello spettacolo, accusa il premier “Mario” di trascurare il settore e di dare priorità alla Superlega. Attacca la lega sul DDL Zan, le sue parole non concedono superstiti, riporta frasi omofobe facendo nomi e cognomi. Ma l’accusa alla dirigenza Rai di un tentativo di censura è la bomba che ha provocato più’ rumore.
Il “sistema” ed i politici si ritrovano, oggi, a doversi confrontare con quella parte di influencers impegnata, responsabile, che arriva alla grande massa in modo semplice e diretto e che grazie alla loro posizione privilegiata possono permettersi di non sottostare a determinati meccanismi.
.
I politici rampanti, spiazzati dall’impossibilità’ d’infiammare l’opinione pubblica con dichiarazioni populiste e manipolare informazioni per giustificare scelte politiche, sono costretti, adesso, a dare delle risposte accurate e precise sulle loro dichiarazioni e sul loro operato.